Biagio Russo è con Enrico Booms Botti e altre 2 persone.Pubblicato da Borus Communications · Ieri alle 12:44 ·
Roma, #iotornoacasadinotte: comune ed associazioni al tavolo dopo richiesta A.I.F.V.S. ROMA. Al tavolo per affrontare il tema della sicurezza stradale. Si è tenuto nella mattinata di lunedì 5 novembre, presso gli uffici dell’assessorato alla viabilità del comune di Roma in via Capitan Bavastro, 94, alle ore 12, un incontro scaturito dalla richiesta inviata tramite posta certificata, lo scorso 2 luglio, da parte del presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (A.I.F.V.S.), Alberto Pallotti (con la sottoscrizione di Cristina Bowermann e di Alessandra Spiga) in relazione alla grave tragedia che ha colpito il mondo degli chef romani e che ha portato alla scomparsa di uno di loro in un incidente stradale. In particolare, nel documento, Pallotti ha posto l’accento su come non sia accettabile che “l’incidente stradale sia la prima causa di morte per i giovani sotto i 40 anni”. In un’ottica positiva e di collaborazione è stato richiesto il meeting, col fine di “studiare le soluzioni più idonee affinché tutte le parti coinvolte possano essere attori attivi di un processo che porti a contrastare fattivamente questa enorme piaga. Noi non ci tiriamo indietro perché #iotornoacasadinotte”.
Nella sala riunioni erano presenti: il portavoce dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, Biagio Ciaramella (che ha fatto le veci del presidente Alberto Pallotti assente per cause di forza maggiore); la presidente dell’associazione “Mamme Coraggio”, Elena Ronzullo; Alessandra Spiga in quanto ideatrice dell’iniziativa #iotornoacasadinotte con il cuoco aderente Roy Caceres; il presidente dell’Associazione Motociclisti Vittime Stradali, Enrico Botti; Francesca Pagano, mamma di Rosario La Martina, vittima di un pirata della strada e portavoce dell’associazione “Matteo La Nasa”, presieduta da Castiglia Croce. A rappresentare le istituzioni l’assessore alla città in movimento del comune di Roma, Linda Meleo, e la referente della consulta RSM, Stefania Pisanti.
L’assessore Meleo ha posto l’accento sui passi fatti in avanti nei due anni di operato istituzionale, pur evidenziando che nella capitale si attesti un tasso di incidentalità così alto da permettere alla città eterna di “conquistare” un primato negativo a dir poco preoccupante. Pertanto, è stata istituita una consulta includente varie realtà sociali, che “parte dal basso, da chi vive nella quotidianità le conseguenze delle tragedie stradali e non solo”. Su questa scia è stato avviato un percorso costruttivo che si divide in due parti, ovvero lavoro infrastrutturale, con individuazione di punti pericolosi del territorio, e risoluzione pragmatica delle problematiche stesse.
Biagio Ciaramella si è complimentato con la consulta per il lavoro svolto finora per la sicurezza stradale, affermando, a margine, che “l’incontro con l’assessore Meleo è stato importante per aprire un tavolo di confronto. Abbiamo formulato delle richiesta in merito alla giornata mondiale per le vittime della strada, fissata al prossimo 18 novembre, dando supporto attivo alle realtà che nella capitale si battono per contrastare le lacune della viabilità. Abbiamo riscontrato la forte volontà di collaborare da parte delle istituzioni romane e sono stati posti i presupposti per un cammino da effettuare insieme. Siamo a disposizione, avanti così per fermare la strage stradale”.
“Non ci siamo mai chiusi nel nostro dolore ed è proprio per questo motivo che oggi siamo qui ad appoggiare e sostenere una toccante iniziativa”. Con queste parole Elena Ronzullo ha esordito nel suo intervento incentrato sulla proposta di incrementare le forme di sensibilizzazione atte a diminuire in numero in modo drastico i casi fenomenici di incidenti stradali nella capitale. Dello stesso parere Enrico Botti, il quale ha posto l’accento sull’utilizzo smodato di cellulari mentre si è alla guida. Un modus operandi causa di un numero sempre più elevato di incidenti mortali. “Bisogna rendere realmente operativi i vigili urbani o chi di dovere, sfruttandoli anche in borghese – dice il padre della vittima Massimo Botti -. E’ una questione di mentalità, che va a scontrarsi, purtroppo, anche sull’educazione che viene data ai più giovani. Multe salate potrebbero essere la soluzione”.
Francesca Pagano ha concentrato la sua attenzione sull’educazione civica da offrire ai giovani, differenziandola per fasce di età: “Mi offro volontaria per le attività inerenti, mettendoci la faccia – afferma -. Ho proposto un progetto che, nel coniugare gli interessi di tutti (Comune ed associazioni) potesse avere massima visibilità con l’uso del linguaggio dei nostri giovani. Ho ritenuto giusto suggerire all’assessore Meleo l’intestazione di una piazza alle Vittime della strada in occasione della giornata mondiale della memoria, cosa che è avvenuta in molte città italiane ma non a Roma”.